Pizzarotti, il Parma, Manenti e lo Sporting

Le ultime vicende che sono successe a Parma, con l’arresto del “patron” Manenti mi portano a fare una riflessione sulle vicende, molto ma molto più leggere, ma non per queste meno importanti, che riguardano lo Sport a Paternopoli.

Fare il sindaco, si sa, è molta gloria, ma anche molti oneri. Ci sono quelli che sono formati dalla politica, e ci sono quelli che sono formati dalla strada, dalla gente. Non per forza l’uno è meglio dell’altro. Ma il top sarebbe la fusione delle tue tipologie.

Da sempre, chi mastica di democrazia, storia e politica, sa che la strada migliore per fare buona politica, è quella di ascoltare gli stake holder, i portatori di interesse. Pizzarotti, nel caso Parma calcio, opinione personale, è stato perfetto. Si ben chiaro. Per stake holder, in questo caso non parlo dei calciatori. Ma dei dipendenti del Parma calcio, quelli che guadagnano 1.000 € al mese o giù di lì.

A Paternopoli la situazione è un pò diversa. Sono ormai una quindicina di anni che si utilizza il campo sportivo dopo uno stop forzato di diversi anni (10? 15?). Fa nulla se non abbiamo l’erba sintentica o attrezzature professionali. Ci bastano 2 porte, un pallone, una ventina di amici e … gli spogliatoi. Siamo arrivati alla nota dolente…

Gli spogliatoi allo stato attuale sarebbero inutilizzabili. Basta entrare per capirne il motivo. Il tetto, la copertura perde acqua. Ci sono infiltrazioni da tutte le parti. Per dirla alla paternese… E’ perciato.

Segnalazioni sono state fatte al sindaco, al vice sindaco, ai consiglieri. Risposte ce ne sono state. Azioni no. Per onor di cronaca, bisogna dire che tale situazione,non si può essere creata nel giro di 10 mesi (periodo di insediamento della nuova amministrazione), ma che anzi la cosa è sicuramente datata. Ricordo personalmente, durante il regno di presidenza di Ninuccio, che lo stesso, armato di pala e catrame è salito sul tetto almeno un paio di volte per provare a ripararlo alla buona.

Non è solo un interesse personale. Lo è soprattutto per i giovani. La situazione che stanno vivendo a Paternopoli, a mio modo di vedere, è anche figlia di questi 10-15 anni che siamo stati senza campo.

Facciamo in modo, tutti insieme di poter utilizzare il campo per lungo tempo ancora. Con un impegno dell’attuale amministrazione a far sì che il tetto venga riparato. Ma anche con l’aiuto delle due società di calcio. Una, la più poverella, dando una mano fornendo forza lavoro utile alla causa. L’altra, “distraendo” alcuni fondi utilizati per pagare i non paternesi a giocare sul campo, verso delle migliorie di cui godranno soprattutto i FIGLI DI PATERNOPOLI.

E’ una provocazione, lo so. Ma voglio farla. Non si sa mai…